Da Zahara de los Atunes a Barbate LA MIRADA DE ELLAS si fa in tre: Donne Fotografe per la Palestina.

Nablus Kufiya

In the streets, a kufiya dances with the sun.

When protests rise, it’s spirit’s worn.

She’s the whispered secret,

they sprouted in silence, ignited, unspent.

Now to garments, every thread,

in every school, café, embassy spread.

by Women in occupied Palestine

Settembre  2024, vi racconto un breve  viaggio in compagnia di donne che con il loro sguardo sul mondo suggeriscono azioni di pace, per se stesse, per la famiglia, per il proprio paese, per i paese degli altri, per il progresso del mondo e della civiltà. Quello che alcune donne fanno è sorprendente. E bello. 

A Zahara de los Atunes, profondo Sud Andaluso, in una zona iper turistica che d’inverno si restringe e torna alle sue dimensioni naturali e umane, vengo a conoscenza di una mostra di fotografe, dilettanti e professioniste, organizzata a supporto delle vittime palestinesi di Gaza e della Cisgiordania. La mostra  LA MIRADA DE ELLAS  viene inaugurata l’8 marzo 2024 a Zahara de los Atunes,  ricorrenza importante “sporcata” dal sangue delle guerre in corso.

Stefania, una delle fotografe coinvolte, mi presenta Pepa, una personalità esplosiva: gestisce un banco di pesce con la sua compagna al mercato di Zahara e coltiva l’interesse per la fotografia. Amante dell’Italia, mi elenca tutti i posti e le meraviglie che ha incontrato durante i suoi viaggi nel nostro paese. Conoscerla è stata una ventata di ottimismo, allegria e consapevolezza. Alla “mamma di Estefania” non può non fare dono di una succulenta pietanza a base di polpo e di una manciata di vongole fresche da cucinare. 

Qualche giorno dopo in un ristorante incontriamo Begonia. una delle organizzatrici della mostra. Sembra una mia coetanea, i suoi  capelli sono argento brillante. Mi fa pensare alle amiche della nostra Casa delle donne: Bella. attiva, sorridente e ben disposta verso il mondo.

Ma il tocco finale arriva a Tarifa. In una giornata di levante feroce, lasciamo le spiagge di Zahara e  facciamo una gita “ai confini del mondo conosciuto”. Qui Stefania mi porta a casa di Yamila, un’altra fotografa che ha partecipato alla mostra. È una giovane donna di origine palestinese, bellissima e dagli occhi di fuoco, che si infiammano ulteriormente quando inizia a parlare della sua amata Palestina. Sostiene la causa collaborando con un gruppo di attiviste che creano spille pro Palestina personalizzate e kefieh davvero di speciali. Ne compro una  e compro anche alcune spille con la Gioconda avvolta in una “kufiya”. E mi sento contenta. E poi c’è Maria Moral

Il  bicchiere di acqua fresca che Yamila mi offre è un balsamo che mi rinfresca il corpo e l’anima. Quando ci salutiamo il nostro cuore batte al ritmo congiunto di rabbia e speranza: rabbia per quello che sta succedendo ai palestinesi con la complicità più o meno manifesta di tutti  i paesi  “democratici”;  speranza che le armi cessino di uccidere, di essere fabbricate e vendute in giro per il mondo, a coloro che ne fanno uso per affermare il loro potere su altri esseri umani. Brutalmente.

Questo slideshow richiede JavaScript.

La mostra è stato un vero successo e allora  il meraviglioso gruppo di fotografe decide  di ampliare la proposta con opere di pittrici, scultrici, artigiane e  nuove fotografe che si aggiungono al gruppo fondatore con il loro sguardo,  la loro creatività e il loro entusiasmo. L’esperienza  si ripete sempre a Zahara e a Barbate,  per tutta l’estate.

La prima mostra

La mostra  IL LORO SGUARDO, viene inaugurata l’8 marzo 2024 a Zahara de los Atunes,  ricorrenza importante “sporcata” dal sangue delle guerre in corso.

LA MIRADA DE ELLAS (l loro sguardi) è una mostra collettiva a tema libero, dove si può godere di 24 prospettive di donne che sono unite dal genere e dall’amore per la fotografia. Celebriamo a Zahara de los Atunes, per il quinto anno consecutivo, questo incontro con l’immagine e la solidarietà. Torniamo ad appendere le nostre opere alle pareti del Municipio con l’entusiasmo e l’impegno che ci caratterizza.

Va anche detto che il gruppo delle fotografe è molto eterogeneo. Troverai opere di fotografe professioniste, artisti visivi, dilettanti e altre donne che rendono visibile il loro lavoro per la prima volta. Uomini, donne, ragazzi e ragazze (animali ammessi), vi aspettiamo l’8 marzo alle sette di sera. Brinderemo alla fotografia e al desiderio che i principi fondamentali della parità di genere siano sempre più vicini. AMIAMO LA FOTOGRAFIA! Facebook-La mirada de Ellas

kefiah

Nablus Kufiya 

Per le strade, una kufiya balla con il sole.

Quando le proteste si alzano, si indossa il suo spirito. 

È il segreto sussurrato,

germogliavano in silenzio, accese, inesauste.

Ora sul capo ogni filo,

in ogni scuola, caffè, ambasciata si stende

Donne nella Palestina occupata

traduzione @affascinailtuocuore