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Quest’anno celebro la Festa della Repubblica Italiana in equilibrio precario sulla nuvola Italia, (fotografia di Stefania Scamardi) Il 2023 registra alcune novità di rilievo. Quella che più minaccia il mio equilibrio (e spero solo quello) è l’urto del forte vento di destra che spinge con energia la nave di un governo guidato dalla prima donna nella storia italiana a ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio.

L’avevamo sentita arrivare, con il suo tono di voce stentoreo, con il suo piglio da capo manipolo., con il suo orgoglioso accento romanesco. L’avevamo sentita arrivare sì, ma siamo stati incapaci di fermarla, democraticamente. Ora, ogni volta che l’ascolto, a “360” gradi, ripeto incredula a me stessa: “ma come è possibile?”. E un po’ mi dispiace, perché in fondo è una donna, è intelligente, furba quanto basta, brava a comunicare in lingua straniera, con un bagaglio di esperienza politica non da poco, visto che ha navigato tra squali e squaletti di tanti partiti e istituzioni.

Quante volte abbiamo desiderato una Presidente della Repubblica, una Presidente del Consiglio! Quante donne di spessore e di visione avrebbero potuto occupare quei posti! E invece no, tocca alla presidente del partito più a destra dello schieramento parlamentare. Non posso farmene capace. Ma tant’è.

Nonostante ciò, anche quest’anno, la Festa della Repubblica è la mia festa, con il volto, i gesti, le parole del Presidente Sergio Mattarella che mi rassicura sull’intoccabilità della nostra Costituzione, sulla tutela di diritti imprescindibili e fondamentali del nostro vivere civile. Sono un’inguaribile ottimista? Voglio esserlo.

Buona Festa della Repubblica a tutti gli Italiani, dovunque vivano e lavorino!