Una recensione amara mi arriva da una persona cara, appassionata e profondamente onesta. Quando il marcio tocca le istituzioni alte del nostro paese si rischia di perdere il senso dell’orientamento civile e la speranza nell’umanità.
Credimi, è la prima volta che provo un tale schifo e ho grosse difficoltà ad arrivare alla fine del libro. Vivo una profonda crisi di fronte a magistrati che devono essere per loro natura di un’onestà specchiata e che invece sono pronti a vendersi al miglior offerente e a farsi ricattare con basse storie di donne portate a letto. In chi credere?
Sono stata spesso tentata di mettere fine a questa sudicia lettura, eppure mi sto sforzando di arrivare all’ultima pagina correndo il rischio di non credere davvero più a nessuno e a nulla. A volte mi sento sperduta e diversa. Vorrei vivere in una gabbia di vetro, ma bisogna andare avanti e sperare che ci sia ancora in giro qualcuno moralmente corretto.
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