E intanto ci si accapiglia sul LOGO…
In attesa dell’inizio dei giochi, anima pulsante di ogni Olimpiade, si parla e si straparla su tutti i mezzi di informazione. A Londra, zona Sud-Est, off-limits in tempi non lontani, si lavora come pazzi per ultimare il villaggio olimpico, gli ultimi blocks di appartamenti/celle da affittare e vendere a peso d’oro.
Si lavora come pazzi perché, in questo tempo di crisi, Londra vuole trarre vantaggi sostanziosi da questo immenso business olimpico. Si dirà, Londra non ne ha bisogno, è una delle poche città simbolo, già meta preferita di milioni di persone che durante tutto l’anno vi si recano alla ricerca di quel certo-non-so-che che la città sa esercitare sulla gente, sui giovani soprattutto. Ma non è vero, Business is Business e qui più che altrove! Non si può sprecare un’occasione d’oro come quella degli Olympic Games!
Tra le tante chiacchiere sulle Olimpiadi la scelta del logo occupa un posto di riguardo. I miei occhi hanno faticato non poco a mettere a fuoco l’immagine scelta a simbolo dell’evento: quattro cifre angolose, ostiche, sdraiate su un piano, spezzate come pezzi di un puzzle minimale, ci introducono ai grandi giochi. La cifra è ovviamente 2012, london è adagiata sul 2 e i cinque cerchi sono imprigionati nello zero più sgangherato che sia mai stato tracciato su carta. Sembra un problema di geometria. 
In questo tempo di crisi anche i loghi e i simboli perdono la loro evidenza rassicurante per trasformarsi in qualcosa di ambiguo e quasi contorto. Capisco perchè la sua presentazione sia stata accompagnata da critiche tanto furiose ed eterogenee, quanto paradossali in ogni caso. L’immagine richiama una svastica secondo alcuni, una posizione di sesso tantrico secondo altri, le lettere formano la parola Sion secondo l’Iran che, per questo, si è sentito profondamente offeso e ha lanciato le solite sfide ed anatemi contro i britannici!
Il logo delle Olimpiadi di Londra non mi piace molto, ma ha il merito di essere in technicolor. Diversi loghi in diversi colori. Stesso simbolo per le paralimpiadi, con colore diverso. Il rosa fucsia lo detesto anche se in terra d’ Albione piace molto! Però… man mano che la forma mi diventa familiare, mi sembra quasi di scorgervi una rosa!
E poi è dinamico! Alcuni dicono che l’effetto è voluto, infatti richiama il dinamismo dei vari giochi olimpici.
Ogni grande evento è accompagnato da furenti polemiche. Sul logo in molti però si trovano d’accordo: non è riuscito! Mr Wolff Olins, (ideatore del logo) chissà come le fischiano forte le orecchie!
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