“Now is the time!”
Oggi l’America e il mondo attendono con il fiato sospeso il discorso di Barack Obama, primo presidente nero d’America, che dal Lincoln Memorial , celebra Martin Luther King e il suo discorso immortale sul diritto di tutti, senza distinzione di razza e colore, alla libertà, all’eguaglianza, al lavoro e al rispetto reciproco, alla giustizia e alla ricerca della felicità.
Nel 1963, centinaia di migliaia di persone, bianchi e neri, donne e uomini parteciparono alla lunga marcia di lotta che si concluse al Reflecting Pool di Washington. Anche cinquanta anni fa c’era una guerra contro cui manifestare, in Vietnam.
Da anni ormai, sembra di essere in guerra perenne. Proprio oggi Obama, massima espressione di un sogno realizzato e di barriere razziali abbattute, deve decidere se intervenire o meno in Siria. Ma, i cittadini americani, e non solo loro, non vogliono un altro conflitto. Oggi tra gli striscioni della manifestazione si legge:
«Le bombe in Vietnam, come in Afghanistan, in Iraq, in Libia, in Siria esplodono a casa nostra».
