Il 10 Novembre è dedicato a Malala Yousufzai, la bambina che “voleva solo andare a scuola”, e che per questa ragione eversiva è stata oggetto di un vero e proprio attacco ritorsivo e dimostrativo da parte dei Talebani che le hanno sparato al cervello!
“In the days following the shooting, Yousafzai became an international icon and world leaders pledged to support her campaign for girls’ education.” Aljazeera
Oggi, il governo Pakistano ha solennemente promesso che le famiglie di più di 3 milioni di bambini poveri del paese riceveranno uno stipendio se manderanno i loro figli a scuola.
Quanto fa paura l’educazione e specialmente quella delle giovani donne? Quanto a sproposito viene manipolata, strumentalizzata, banalizzata la scuola a fini politici?
Inevitabilmente, anche se non opportunamente, penso allo stupido ricatto del presidente dell’UPI (Unione Province Italiane) di spegnere il riscaldamento nelle scuole, se costretto a fare dei “tagli”. Mi chiedo se sia mai entrato in una delle nostre scuole, d’inverno, cubi d’ amianto o vecchissimi palazzi, dove ogni minima goccia di calore si disperde e se abbia mai lavorato per 5 o 6 ore con un gruppo di studenti imbacuccati e dallo sguardo perso, costretti a star lì, seduti, fino al suono dell’ultima campanella. Ma forse ne è ben consapevole, purtroppo.
Succede in questo civile paese dove i ritardi degli uffici provinciali nella manutenzione degli edifici scolastici sono proverbiali. Ricatta perchè conosce bene la procedura e sa quanto disagio provochi nelle scuole. Mala fede, senza ritegno.
Malala, guarisci presto, abbiamo tutti un gran bisogno di te!
Anche per ricordarci che, al di là delle solite frasi fatte di questa massa informe di incompetenti e di provvedimenti estemporanei presi sull’onda di scuole crollate, studenti morti e macerie tristissime, l’Educazione è la chiave di volta dello sviluppo e della crescita umana, sociale e dunque economica di ogni paese civile.
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