A.Gimenez-Bartlett-SERPENTI NEL PARADISO. L’Autunno dell’Ispettrice Delicado

 

 

“Quella mattina scoprii che mentre noi comuni mortali passiamo la vita a rovistare fra le miserie umane, altri si trovano comodamente insediati nella più completa felicità. In quale altro modo si poteva interpretare il quadretto che mi si parò davanti al caffè dell’ Avenida Diagonal dove mi aveva dato appuntamento Mercedes Enárquez?

Fin dal mio ingresso nel locale mi sentii inebriata da un aroma gradevolissimo: croissant appena sfornati, lieve sentore di sigarette light e un raffinato bouquet di profumi costosi. Era come entrare in un morbido letto dalle lenzuola di seta. Anche le sensazioni uditive erano puro relax: mormorii, qualche risata a bassa voce e una discreta musica d’ambiente…”C.5/142

Già dalla copertina di Serpenti in Paradiso  veniamo catapultati nell’ atmosfera frenetica di una Barcellona in fervida attesa del papa. La storia, ambientata nel quartiere Paradis, suburb alto borghese della città con belle case, ciascuna con una targa e un nome di fiore (paradisiaco davvero!), si svolge accompagnata dai preparativi per la visita del Sommo Pontefice.

Petra  è direttamente coinvolta, per garantire la sicurezza dell’ “idolo delle folle”… Stimolantee divertente  il rapporto con il cardinale Delli Martiri. Che duetti tra l’alto prelato e la miscredente Petra!

Ma il libro è un noir, dal  titolo bello e ricco di implicazioni e suggestioni. E allora dove è il delitto? dove il colpevole? quale il movente? chi investiga e come? 

L’autunno arriva inesorabile anche a Barcellona. Al ritorno dalle sue vacanze di quiete e fresco, nei laghi svedesi e nel sogno/attesa di vedere le anatre trasmigrare, l’ispettrice Petra Delicado, ancora tra le nuvole  e con negli occhi e nel cuore le tranquille lande nordiche, è chiamata a risolvere  un omicidio eccellente.

viale del tramontoUn avvocato, giovane, ricco, alto, biondo e bello, con moglie ricca e famiglia super, viene trovato morto accanto alla piscina della sua casa (il giudice suggerisce: scena da Viale del Tramonto, tra Billy Wilder e Gloria Swanson!) dove, la notte stessa del delitto, si sta svolgendo un party tra amici: tre coppie bene della capitale catalana. L’indagine comincia tra un mare di lacrime e di sconcerto. Nelle case e nelle vite dei protagonisti tutto è in  perfetto ordine, come nella pubblicità di qualche merendina famosa, eppure, dietro l’ apparenza dorata, “serpeggia” il male.

Gimenz-Bartlett non ci risparmia nulla: malati di Alzheimer; crisi coniugali; crisi esistenziali di donne in cerca della propria dimensione privata e sociale; vedove e zitelle di mezz’età allegre e ricche; immigrati più meno regolari; faide gitane e poliziotti trasandati; giudici cinefili; lotta con la solitudine, siparietti godibili con intrusioni nel privato della “gente di legge” ed altro ancora.

A ben guardare, già dalle prime battute dell’indagine è possibile cogliere dei particolari che aiutano  a svelare il mistero.
Il romanzo è un’ulteriore prova della grande capacità descrittiva di Gimenez-Bartlett e del sapiente studio della psicologia del personaggio femminile. La descrizione del mondo delle collaboratrici domestiche fa tornare alla mente Una stanza tutta per gli altri.

È piacevole anche il tono ironico di Petra verso tutto ciò che riguarda la religione e, soprattuto il clero. A tratti la scrittrice  indugia sui processi psicologici dell’ispettrice, ma nonostante ciò il romanzo ha un bel ritmo e si fa leggere con piacere. La narrazione in prima persona contribuisce all’effetto.