Il Ministro Riccardi alla sua prima uscita: ed è subito integrazione e rispetto…

“Il fondatore della Comunità di Sant’Egidio ha voluto rendere omaggio a Jerry Essan Masslo, un cittadino sudafricano ucciso a Villa Literno nell’agosto del 1989. La prima tappa è stata proprio al cimitero della piccola città in provincia di Caserta dove Riccardi si è soffermato a lungo non solo con la comunità locale ma anche in preghiera sulla tomba che raccoglie le spoglie mortali di Masslo. Secondo Riccardi il sudafricano “rappresenta una parabola” dal momento che, dopo essere scappato “dall’orrore razzista del Sudafrica è morto in una brutta storia di caporalato” una tragedia che, per il ministro, ha fatto, però, “prendere coscienza del dolore e della sofferenza degli immigrati”.(lapoliticaitaliana.it)

“Non è casuale dunque che il neoministro, con la sua lunga esperienza nel campo delle lotte per i diritti umani, voglia cominciare da qui per conoscere più da vicino la condizione degli immigrati in Campania”(Corriere del Mezzogiorno)

Il TG 3  lancia  un servizio sulla prima uscita del Ministro per la Cooperazione internazionale  e Integrazione, Andrea Riccardi. Gli chiedono: “non pensa che alcuni Italiani possano non capire la richiesta di  cittadinanza per i figli di immigrati nati  qui, in Italia?” E il Ministro  risponde, con molta calma e sicurezza, di non avere affatto paura e di essere sicuro che gli italiani, quando  conoscono le situazioni, capiscono molto bene ciò che è giusto e ciò che non lo è. Bravo!

Una presenza così nel mondo politico e sociale italiano non può che essere benvenuta. L’istituzione del  suo ministero è un segnale fortissimo ed efficace che l’Italia può e deve diventare un paese moderno, consapevole e “veloce” nel trattare aspetti cruciali del suo essere nazione e contemporanemante “mondo”.