Signori della Cortelustgarten-001_thumb.jpg

Kate Haggerty viene uccisa in modo estremamente feroce e crudele. I primi a scoprire il cadavere nella squallida stanzetta in cui Kate vive ed “esercita il suo mestiere” sono Arthur Groome, irrimediabilmente innamorato di lei e la signora Rogers, l’affittacamere. di Soho. L’indiziato principale è ovviamente l’uomo. La storia è tutta imperniata sul processo, i suoi riti e i suoi protagonisti.

 All the world’s a stage,
And all the men and women merely players:
They have their exits and their entrances

Shakespeare’s As You Like It

Tutto il mondo è un palcoscenico. E il processo in tribunale è una delle sue realizzazioni concrete e ideali:

 “Quell’eccelso meccanismo squisitamente teatrale, quella sorta di sistema invisibile di riflettori che illumina e isola gli attori principali di ciascuna scena riuscendo a dare l’illusione che tutto il resto sia avvolto dal buio. Quegli invisibili fasci di luce puntavano ora su Groome e sul pubblico ministero. Tutti gli altri personaggi coinvolti nel processo, per quanto importanti, restavano temporaneamente nell’ombra; gli spettatori non erano consapevoli della loro presenza più di quanto non lo fossero di quella di chi era seduto accanto a loro. Gli occhi e le menti erano totalmente assorbiti dal duello tra il ricco avvocato e l’impiegato accusato di omicidio…”p.140

 Riti funebri

Un processo diventa anche una specie di rito funebre nel tribunale/chiesa: Il signor Haggerty, padre della povera “disgraziata” uccisa in modo selvaggio.

“Per questo aveva assistito al processo. A suo parere, si trattava di una specie di cerimonia funebre in onore della figlia. Una cerimonia funebre molto più sontuosa, stravagante e prolungata di quelle cui erano abituati gli Haggerty, e che, oltretutto, non gli sarebbe costata un penny. Ma pur sempre una cerimonia funebre; un lussuoso rito per celebrare la morte di Kate. E che cos’altro avrebbe potuto fare suo padre se non prendervi parte? Le circostanze lo imponevano, sebbene inizialmente il suo istinto fosse stato quello di tenersene a distanza […] C’erano stati alcuni momenti particolarmente morbosi, d’accordo, così come accade a ogni funerale; C’erano stati momenti in cui era stato impossibile dimenticare che, sotto tutto quello sfarzo, giaceva un ammasso di ossa sgretolate e di carne in decomposizione. Quei momenti facevano immancabilmente salire un nodo alla gola, in chiesa come in tribunale…” ppgg227-228

Soho

Carnaby_Street,_London_in_1968Soho, uno spaccato londinese di grande fascino e mistero, viene scelto anche da Lustgarten come setting privilegiato per le sue atmosfere torbide e perverse, ricche di spunti “umani e sociali”.

Lustgarten ha lasciato il suo marchio di qualità sul True Crime, facendolo diventare un genere radiofonico e televisivo di grande successo, molto prima della folla di giallisti e criminologi che oggi imperversano in televisione. Stiamo parlando di Mr. Murder.

“…così era soprannominato l’avvocato e scrittore inglese Edgar Marcus Lustgarten negli anni 50 e 60, quando le sue serie radiofoniche e televisive in cui ricostruiva famosi processi e casi criminali godevano di immensa popolarità in Gran Bretagna, Stati Uniti e Australia…” Nota dell’Editore

L’aspetto che rende questo giallo molto “efficace” è la concretezza quasi cinica dello sviluppo degli eventi. Non c’è nulla di fantasioso, ma solo il disincantato racconto dei fatti. La crudezza della realtà si affaccia attraverso l’opportunismo o “doppia morale” di alcuni personaggi che potrebbero avere un ruolo fondamentale nella storia, ma decidono altrimenti e  nel risvolto inatteso che ci accompagna verso la conclusione.

Lustgarten si rivela fine tessitore di una trama che, partendo dalla realtà, catapulta il lettore dentro la storia, senza mai permettergli di dimenticare che ciò che è narrato è molto “verosimile”!

Shakes_globe- jpgSiamo spettatori di un dramma quasi Elisabettiano, dove, come nell’ultima ora del Faustus di Marlowe, i minuti finali che intercorrono tra il riassunto del giudice e il verdetto della giuria, sono scanditi in modo drammatico, verso l’inevitabile climax. A Lustgarten piace spiazzare il lettore e ci riesce benissimo.

 

Volete un assaggio in video del suo stile e della sua Londra “giuridica”?  Eccolo!

Edgar Lustgarten from the BBC Radio show Scales of justice